Workshop allestimento macchine per il rilievo aerofotografico

Si ricorda a tutti gli interessati che lunedì 7 aprile avrà inizio il workshop per l’allestimento delle macchine per il rilievo aerofotografico della Regione Veneto, ufficio cartografico, che sarà condotto da Paolo Lomazzi e Massimo Brignoni.

Primo appuntamento:
lunedì 7 aprile, ore 12.00 presso il Centro per la Cartografia della Regione Veneto, in via Cardinal Massaia a Mestre. Durante questo primo incontro verranno illustrati i temi del workshop che si terrà poi a Treviso nella nuova sede ex Distretto militare, fino a sabato 12 aprile.

workshop sull’allestimento delle macchine per il rilievo
aerofotografico della Regione Veneto

NANOTEC2008. nanotecnologie per il mercato

La giornata di venerdì 14 marzo è stata caratterizzata da un workshop di apertura, coordinato da A. COSTANINOU (HELP-FORWARD Network -PRAXI).
il workshop aveva come tema le “Nanotecnologie per il mercato”, ed ha visto diversi interlocutori parlare di applicazioni che dalla ricerca sono arrivate sul mercato e o che potrebbero presto arrivarci, e soprattutto di aziende ed enti che si occupano di questo ramo.
La coordinatrice ha sottolineato il forte problema, a livello mondiale, del GAP presente tra le università e il mondo delle aziende. La ricerca, infatti, non sempre trova applicazioni o riscontri positivi nel mondo del “concreto”.

NICOLA TREVISAN, di Veneto Nanotech, ha raccontato di come il Ministero della Ricerca nel 2002, abbia agito con 3 “calls for the constituition of technological cluster in the regions”.
A tal proposito Veneto Nanotech si è occupato di:
– sviluppo di aiuti al transfer tecnologico e di ricerca
– supporto della ricerca
– educazione alle nanotecnologie (con l’apertura di un master dedicato)
È stato poi segnalato l’ECSIN, ossia l’European Center for the Sustainable Impact of Nanotechnology, presente a ROVIGO, i cui campi di ricerca sono:
– surface engenieering
– materials
– sensors, biosensors

L’intervento successivo è spettato ad HARALD PÖTTER, della Fraunhofer IZM, che ha trattato il processo di valutazione/ideazione della compagnia, seguito da A.COTTE, della Minatec Grenoble, che ha, invece, introdotto la Minatec stessa e spiegato la catena di partners e sezioni che compongono l’azienda.
DAN VILENSKI, delI’Israeli National Nanotechnology Initiative, e PIERRE LAPOINTE (INRS – Laboratoire de micro et de nanofabrication) hanno concluso la prima parte della giornata, sempre introducendo il modus operandi delle rispettive compagnie.
Questa giornata, infatti, è stata incentrata sul Brokerage Event ”NanoTec in Venice”, al quale non abbiamo partecipato.

NANOTEC2008. nanotecnologie per l’efficienza energetica e la mobilità sostenibile

Ciao a tutti,
Riporto di seguito dei riassunti della giornata di mercoledì 12 marzo al Nanotec2008.
Mercoledì, 12 MARZO (nanotecnologie per l’efficienza energetica – prima parte- e per la mobilità sostenibile –seconda- )
L’evento si è aperto con la presentazione del PROF. ROMANO (Chief Scientific Advisor – ENI).
Il professore ha sottolineato come il problema del risparmio energetico debba essere, a partire da oggi, l’unico obiettivo da perseguire con costanza da tutti i Paesi del Mondo.
Il ruolo delle nanotecnologie, per questo traguardo, può essere attivo in tre direzioni:
– POWER GENERATION/ ENERGERY CONVERTION
– STORAGE ENERGY
– ENERGY SAVING
Il professore, dopo aver brevemente spiegato i punti, ha sottolineato come la tendenza, ad oggi, dovrebbe essere quella di trovare le applicazioni per lo sviluppo di prodotti votati a questo traguardo e dedicati al mercato, per avere la possibilità di perseguire obiettivi sempre più prestigiosi, che hanno necessità di trovare risposta già nei prossimi 3/5 anni.

L’intervento successivo, dal titolo “The role of nanotechnology in photovoltaics: efficiency and sustainability issues” è stato di FRANCESCA FERRAZZA, del gruppo ENI.
Dopo aver introdotto i vantaggi dell’energia solare, e il progresso negli anni delle celle fotovoltaiche, la dott.ssa ha segnalato due tipi di incentivazione a livello mondiale per l’adozione di tali tecnologie: quella tedesca e quella giapponese.
Grazie a questi tipi di incentivi, infatti, la produzione e il progresso possono avanzare più velocemente.
Per quanto riguarda il ruolo delle nanotecnologie, la tendenza è quella volta alla riduzione di spessori, costi e miglioramento dei risultati.
Una sfida aperta, ad oggi, consiste nel trovare i materiali adatti all’assorbimento e alla trasformazione energetica migliori del silicio. Segnalata l’indagine, a tal proposito, dei fili di zinco (ovviamente nanostrutturati).

Il prof. PIETRO DI GRAZIA, ha espresso un particolare parere riguardo il risparmio energetico.
Nell’ambito del progetto dell’azienda per cui lavora, la STM (il SUN to Grid Project, che si occupa di energie alternative), egli afferma che il risparmio energetico può essere esso stesso considerato come fonte alternativa: può infatti dare un contributo del 37% di risparmio dell’energia (come diminuzione di necessità energetica).
Ha poi segnalato alcuni punti salienti per la ricerca in questo campo, affermando che:
– dove attualmente si usa Si si può usare SiC o il GaN, nuovi materiali semiconduttori;
– bisogna cercare tecnologie per il recovery di motori elettrici
– bisogna usare intelligenza nella potenza elettronica.
In più, il professore ha segnalato come anche altri problemi energetici possano trovare risposta con le nanotecnologie: quello dello stand by, ad esempio, che rappresenta un problema non da sottovalutare,
e quello dell’energia portatile, che l’università dell’Arizona sta indagando virtuosamente con il “Trend in Portable Eectronic Products”.

L’intervento di LUCIANO FRAGALÀ: “INSTM activities for highly performant SOFC fuel cells”, del INSTM e dell’università di Catania, ha portato alla conferenza il problema della carenza di ricerca sui materiali in Italia.
Il professore, infatti, è presidente dell’INSTM, che si occupa proprio della promozione della ricerca relativa ai materiali nel nostro Paese.
Con la rivoluzione energetica, dice il professore, non si può diminuire la domanda di energia, ma SI DEVE diminuire l’emissione di CO2. Servono dunque, nuove energie, lontane dai combustibili fossili, che diano una prospettiva di 50 anni in cui il 70% dell’energia venga prodotta da fonti rinnovabili.
Ci sono diversi esempi di buoni tentativi, come la FUELCELL di Mercedes, che “offre un percorso per abbassare l’esigenza di carbone e stimolare la produzione energetica a carbone zero”.
La presentazione ha poi toccato le celle a combustibile, che funzionano con un processo elettrochimico più pulito ed efficiente (almeno di 3 volte) rispetto alla combustione.

BARTOLOMEO MERCENARO, dell’Ansaldo Fuel Cells, ha presentato il lavoro della sua azienda, che tratta celle a carbonato fuso.
Queste celle sono un esempio di celle a combustione, che combinano H e O con H2O e calore per produrre energia, con un conseguente impatto ambientale e un’alta efficienza energetica.

L’intervento della dott.ssa ENRICA FONTANANOVA, CNR-ITM (Institute on Membrane Technology),
è stato molto tecnico e votato agli esperimenti chimici in laboratorio. (“Development of new hybrid proton exchange membranes for PEMFCs”).

Secondo quanto riporta la dott.ssa Fontananova le celle a combustibile hanno basse emissioni tossiche e il tipo di cella va cambiato a seconda delle applicazioni.
Gli esperimenti hanno interessato gli elettroliti a scambio protonico, ed hanno portato a risultati secondo cui a basse temperature, se alimentata ad H2, la cella produce H2O, con le seguenti caratteristiche:
– ALTA CONDUTTIVITÀ DEL PROTONE
– NON CONDUTTIVITÀ ELETTRICA
– BASSE EMISSIONI GASSOSE (H2 E O2), A SECONDA CHE LE CELLE SIANO ALIMENTATE AD ACQUA O A METALNOLO
Il materiale studiato è il PEEK Victrex e PEEK-WC –with cardo- e compone le celle, che, anche se alimentate a metanolo, producono comunque minori emissioni rispetto alle precedenti dello stesso tipo.
Il materiale ha caratteristiche più resistenti, tendenti (ma non ugualmente efficienti) a quelle del NAFION DuPOnt, ma più economiche di quest’ultimo.

ENRICO TRONCONI, del dipartimento di energia del politecnico di Milano, ha parlato di “Nano- and micro-structured catalytic materials for process intensification”, introducendo alla platea il concetto di schiume per processi catalitici, a beneficio di energia ed ambiente.
Le schiume possono avere natura metallica o ceramica, e grazie all’alta porosità possono avere proprietà interessanti come catalizzatori, ”dando gradi di libertà maggiori ai progettisti”.

SABINO SINESI, del CRP- Centro Ricerche Plast-Optica, ha parlato di “Nanostructured materials and micro-optics for the development of LED based high efficiency lighting devices“.
Segnalando che il consumo attuale di energia riguarda per il 16% l’illuminazione, l’ing. Sinesi ha parlato molto della tecnologia LED come possibile soluzione allo spreco in questo campo.
Nei LED, infatti, non ci sono agenti tossici (come invece nella fluorescenza) e, ad oggi, si possono usare anche nell’illuminazione pubblica.
Con questa tecnologia si può lavorare in tre modi:
– SEMICONDUCTOR
per le architetture, come substrato e buffer, nel wafer processing;
– LIGHTING DEVICE
Come sistema ottico e thermal managment
– LED PACKAGING
Agendo sui materiali del packaging e sulla tecnologia del packaging

La parola è passata a GIAMPIERO CELATA, dell’Enea. Parlando del “Nanofluids in microchannels – A further chance for heat transfer enhancement”, il dottore ha introdotto il concetto di nanofluidica (studio dei fluidi nei canali, anticipata dalla microfluidica, che trattava della composizione dei fluidi nei microcanali), che ad oggi potrebbe avere interesse in vari campi: nel biomedico, nel nucleare, nell’automobilistico.

CARLO FALESSI, DI Selex Sistemi Integrati, ha presentato l’intervento “21-st Century nanoValves for high efficiency amplifiers”.
Falessi ha presentato il lavoro della Selex, leader nello sviluppo di sistemi integrati per la sicurezza del traffico aereo civile e militare.
L’evoluzione negli anni ha visto l’aumento delle applicazioni di sensori, con una prospettiva che ora vede sistemi con diversi domini: vibrazioni, termiche ecc.
Si è parlato poi di nuovi dispositivi di sicurezza, che potranno usare i TetraHertz, spettro che permetterà di vedere droghe, metalli ecc. sotto gli abiti e i tessuti, parte del nanotechnology & multiscale project NMP.

La conclusione della mattinata è spettata ad ALESSANDRO PATELLI, del CIVEN (Coordinamento Interuniversitario Veneto per le Nanotecnologie), che ha parlato di moth-eye surfaces, con nanostrutture anti riflesso, che potrebbero trovare applicazioni in:
– lenti oftalmiche
– displays
– sorgenti luminose
– pannelli fotovoltaici
– automotive
– …

Il pomeriggio gli interventi hanno trattato di mobilità sostenibile.

L’introduzione è stata di GIANFRANCO INNOCENTI (Advanced Manufacturing & Materials Micro and Nanotechnologies Department Manager – Centro Ricerche FIAT), che ha trattato la complessità delle componenti elettroniche di un’auto.
Ad oggi, infatti, questa costituisce il 20% del costo della vettura, e ci si aspetta che, entro il 2015, la percentuale salga al 40%.
La complessità è dunque destinata ad aumentare, e con questa sale l’esigenza di nuove tecnologie, che potrebbero trovare risposta e aiuto nel mondo della nanotecnica.

Il primo relatore è stato VINCENZO ZEZZA, dell’IPI – Institute for Industrial Promotion – Dept. for
Institutional Cooperation/Innovation. Il dott. Zezza ha presentato il progetto “New technologies for
sustainable mobility”, di cui è responsabile. Citando le 5 aree di priorità volute dalla finanziaria 2007 (efficienza energetica, mobilità sostenibile, nuove tecnologie per il made in Italy, tecnologie innovative per i beni e le attività culturali, tecnologie della vita), il prof. ha spiegato quello che prevede il panorama italiano.
Scendendo nello specifico dell’area “mobilità”, sono emersi i punti facenti parte del piano dello Stato: partendo da AZIONI STRATEGICHE, passando per INTERVENTI NORMATIVI E INFRASTRUTTURALI, si dovrebbe approdare ad AZIONI DI CONTESTO, atte a promuovere la sostenibilità anche negli spostamenti.
Gli obiettivi riguardano, dunque: l’ecocompatibilità, la competitività, la decongestione del traffico e la sicurezza.
Il programma di attuazione prevede due tipi di progetti:
– a FILIERA, che riguardano i mezzi di trasporto
– di SISTEMA, che si riferiscono ai sistemi infotelematici e di produzione applicati a più filiere di mezzi ed infrastrutture.
L’obiettivo è da centrare entro il 2015. Per chiedere il supporto esterno, è stato organizzato un call for ideas, che ha visto 497 riposte da parte di 397 aziende.
I progetti selezionati avranno una durata di 3-5 anni.

ANKIT A. SHUKLA, della Frost & Sullivan, UK, ha parlato dell’impatto delle nanotecnologie sull’industria delle autovetture.
Le previsioni sono che, nei prossimi 10 anni, il mondo delle auto sarà investito dalle nanotecnologie, che andranno a ricoprire un ruolo fondamentale nella produzione delle unità.

CARLO TORREGGIANI, della FIAT group, ha trattato l’argomento “Micro and Nanotech – The basics for a successful auto motive industry” in maniera brillante.
Partendo dalla presentazione dello stato costruttivo attuale (una vettura, studiata per durare in media 15 anni, ha più di 10.000 componenti, e l’elettrponica aumenta di giorno in giorno) , l’ingegnere ha poi presentato le aree di interesse per sviluppi futuri.
– ENVIRONMENTAL ASPECTS
– SICUREZZA
– COMFORT
– COST REDUCTION
– PRECIVED QUALITY
– SPACE REDUCTION AND COMPARTNESS
Grazie alle nanotecnologie si potrà agire in diversi settori:
– new lighting, displays, i sistemi elettro – ottici
– la generazione e il risparmio di energia
– i sensori e gli attuatori
Applicandole ai materiali, si potrà ottenere maggior comfort, sicurezza, una più tangibile qualità percepita, e la diminuzione dei pesi.
Quindi, perché non agire e cercare di realizzare quelli che Torreggiani chiama “sogni”, come: la superficie esterna che cattura energia e alimenta la vettura,i nano motori, materiali che si riparino da soli….

VITO DI NOTO, dell’Università di Padova, Dep. of Chemical Science, ha parlato in modo molto tecnico di “Nanostructured advanced materials for Proton Electrolyte Membrane Fuel Cells”.
La tematica è stata quella delle celle a metanolo diretto, spiegata in maniera molto settoriale a chi di sola chimica si occupa (e che le mie conoscenze da liceo scientifico non hanno saputo interpretare a fondo). Per evitare di scrivere qui strafalcioni, consiglio a chi è interessato, di leggere eventualmente l’abstract di questo e degli interventi più tecnici, sulla raccolta degli interventi della conferenza, che ho già portato in room 50.
Mi scuso anche per gli interventi finali, che causa ritardo dei relatori e treno in partenza, non ho potuto seguire:

– Nanotechnology and the promise of true multifunctionals engineered materials in aeronautics
Claudio Voto, Alenia Aeronautica

– Use of nanocomposites for the production of RTM structural parts in transport applications
Jose Maria Kenny, European Centre on Nanostructured Polymers, University of Perugia, INSTM

– Advanced materials for a sustainable mobility (provisional title)
Monica Fabrizio, CNR IENI (Istituto per l’Energetica e le Interfasi)

– Nano-scale tuning of catalytic performance of ferrierite based catalysts for CH4 and NOX abatement at NG driven engines
Paolo Ciambelli, NANOMATES (Research Centre for Nanomaterials and nanoTechnology at Salerno University)

– Nanosensors for car gas monitoring
Corrado Di Natale, University of Roma “Tor Vergata” and Maria Ilaria Pistelli, Centro Sviluppo Materiali

potete comunque trovare gli abstracts nello stesso testo, sempre in room 50.

Nanotech 2008. Nanoregulations e Nanofarmaceutica

Di seguito una sintesi degli interventi presentati alla seconda giornata del convegno Nanotech 2008 all’Ateneo Veneto, martedì 11 marzo 2008

John Garrod, che si è occupato a lungo di nanotecnologie e colture vegetali, ha sottolineato come in Inghilterra esista un organismo (NCRG nanotechnology research coordination group) che vigila sulla sperimentazione delle nanotecnologie, e che allo stesso tempo è incaricato di raccogliere e convogliare tutti i risultati delle ricerche. In particolare, precisava come di fronte a campagne di stampa sovente negative riguardo le NT, l’unica soluzione è un dialogo aperto per la valutazione dei rischi.

Christoph Meili, dell’innovation society di San Gallo in Svizzera ha evidenziato come nei fattori di rischio futuri per le assicurazioni ci siano i cambiamenti climatici, l’invecchiamento delle infrastrutture, l’ignoto e le nanotecnologie, e di come in questo momento in Svizzera esista un istituto che vigila su ogni speramentazione sulle NT certificandone la non pericolosità ogni 6 mesi.

Barbara Karn ha sottilineato come le NT negli USA abbiano un organismo di controllo, NNI national nanotechnology innovation, che interagisce con il EPA e con le associazioni di consumatori – cioè in USA il dibattito sulle NT è talmente avanzato che è materia di discussione con i consumatori, che valutano la situazione rischi/benefici.

Stefano Zuin, Christian Micheletti, Andrea Critto, Lang Tran, Giulio Pojana, Antonio Marcomini
hanno elaborato un modello di analisi dell’esposizione degli esseri umani alle NT. Tema interessante perché sistematizza il corpo di conoscenze su una questione molto dibattuta.

Iolanda Olivato, Giorgia Guerra
hanno analizzato come la diffidenza verso le NT sia forte in questo momento in cui le NT sono in una fase ancora sperimentale e non veramente tecnologica (cioè le applicazioni non sono ancora operative), e hanno sottolineato come i rischi di tossicità non siano ancora dimostrati in maniera certa.

Fabio Boccuni
ha dimostrato come esistano già circa 700 applicazioni di NT sul mercato e che nel prossimo futuro produrranno circa 10 milioni di posti di lavoro. in ogni caso, i rischi connessi all’esposizione alle NT sul posto di lavoro sono percepiti come minimi – e sono minimi anche nella pratica.

Fabio Beltram, della Normale di Pisa, ha evidenziato come le NT permettano di progettare la materia nel campo della farmaceutica molecolare, soprattutto nelle tecniche di imaging delle funzioni vitali.

Johannes Hofstraat, Philips Research
ha presentato le potenzialità delle nanomolecole nelle diagnosi precoci e nella prevenzione grazie alla farmaceutica nanomolecolare

Michael Schneider
ha parlato di NT e tecniche di imaging in vivo

Loredana Casalis, Christian Grünwald, Elham Mirmomtaz, Fouzia Bano, Matteo Castronovo
hanno presentato una tecnologia innovativa per l’analisi del DNA alla scala nano (una cellula risulta sufficiente per le analisi)

Enrico Alessi
ha presentato un procedimento per l’analisi rapida dell’acido nucleico

Jackie Ying
Istituto di NT di Singapore, ha presentato una serie di nanotemateriali biomedici molto interessanti.

STSItalia

STSItalia
Società Italiana di Studi sulla Scienza e la Tecnologia
2° Convegno Nazionale
Genova, 19-21 Giugno 2008

CATTURARE PROTEO:
TECNOSCIENZA E SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA IN EUROPA
Il secondo Convegno Nazionale di STS-Italia è dedicato a Proteo, divinità greca capace di mille metamorfosi e di sfuggire così a coloro che attendono la sua profezia.

Come Proteo, nel mondo contemporaneo la tecnoscienza permea la realtà sociale, ma appunto per questo diviene invisibile, inafferrabile, indistinguibile per l’assenza di uno sfondo. I prodotti della tecnoscienza non sono confinati ai laboratori di ricerca, ma entrano nei nostri corpi, negli ambienti di lavoro, nel tempo libero e nel modo in cui comunichiamo. Scienza e tecnologia sono divenute un unico dispositivo, profondamente integrato nel sistema economico di produzione, e tutti quegli elementi – ricerca di base, ricerca applicata, sviluppo, innovazione – che un sistema lineare di spiegazione tendeva a mantenere separati, appaiono oggi irrimediabilmente intrecciati.

L’invito è quindi a guardare alla cosiddetta “società della conoscenza” a partire dai processi e dai dispositivi tecnoscientifici che la caratterizzano, rivolgendosi a prospettive disciplinari e aspetti del fenomeno differenti.

Gli abstract degli interventi, della lunghezza massima di 800 parole, vanno inviati via e-mail entro il 31 Marzo 2008 ai coordinatori delle sessioni tematiche.

SESSIONI TEMATICHE

1. Lavorare in ambienti tecnologicamente densi: la dimensione tecno-organizzativa della
societa’ della conoscenza
(coordinatori: Attila Bruni, Manuela Perrotta – Università di Trento)

2. Incertezza e governance nella tecnoscienza
(coordinatrice: Renata Brandimarte – Università di Bari e Università della Basilicata);

3. Genere, tecnica e tecno scienza
(coordinatrice: Michela Nacci – Università dell’Aquila);

4. Processi sociotecnici, pratiche di appropriazione e conoscenza situata
(coordinatrice: Giuseppina Pellegrino – Università della Calabria);

5. Oggetti tecnici e design: modalità d’innovazione nella società della conoscenza
(coordinatori: Alvise Mattozzi – Università IUAV di Venezia; Paolo Volontè – Libera Università di Bolzano);

6. Le immagini nella costruzione della conoscenza tecnoscientifica
(coordinatore: Federico Neresini – Università di Padova);

7. Infrastrutture informative e produttori di scienza
(coordinatori: Alessandro Mongili – Università di Cagliari; Ercole Giap Parini – Università della Calabria);

8. Pratiche di apprendimento nella tecnoscienza
(coordinatori: Paolo Landri – CNR-IRPPS, Napoli; Assunta Viteritti – Università di Roma “La Sapienza”).

Accanto alle sessioni tematiche, vi saranno quattro sessioni plenarie e una tavola rotonda conclusiva. Ospiti (già confermati) delle sessioni plenarie e della tavola rotonda saranno:

Bernadette Bensaude-Vincent (Université Paris X) | Wiebe Bijker (Universiteit Maastricht) | Mario Biagioli (Harvard University) | Andrea Bonaccorsi (Università di Pisa) | Massimiano Bucchi (Università di Trento) | Bruna De Marchi, (Università di Trieste) | Steven Epstein (University of California) | Paolo Fabbri (Università IUAV, Venezia) | Dominique Foray (Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne) | John Krige (Georgia Institute of Technology) | Lorenza Sebesta (Università di Bologna, Campus di Buenos Aires) | Mariachiara Tallacchini (Università Cattolica, Milano) | Peter Weingart (Universität Bielefeld)
Vi aspettiamo a Genova, dunque, sicuri che, come nel caso del primo (nel 2006), anche questo Secondo Convegno Nazionale si rivelerà una piacevole e fruttuosa occasione di confronto.

ISCRIZIONE AL CONVEGNO:
50 Euro (ricercatori, professori universitari, professionisti del settore);
25 Euro (dottorandi, assegnisti, giovani ricercatori).

ISCRIZIONE AL CONVEGNO + ISCRIZIONE STS-Italia:
75 Euro (per i neo-soci incardinati);
35 Euro (per i neo-soci non incardinati)
Il pagamento dell’iscrizione avverrà direttamente alla reception del convegno.

Per aggiornamenti e notizie
www.stsitalia.org

Measuring with Persons

Segnalato da Davide Rocchesso:

‘Measurements with Persons’ are measurements to characterise complex quantities and qualities that depend on human perception and interpretation. Providing a means for reproducible measurement of perceptual responses such as pleasure and pain, the perceived attributes of products and services, such as quality or desirability, or the quantification of societal parameters such as security and well-being, has important implications in many areas of commerce, industry, science, medicine and society.
Progress in this area requires the cross-linking of developments across a variety of disciplines, encompassing the physical, biological, psychological and social sciences, for example. Effective collaboration and exchange of information between these areas is essential in order to meet the ever-increasing demand for valid measurements as the basis for decision making.

The course ‘Theory and Methods of Measurements with Persons’ is intended for senior scientists with an interest in understanding and measuring human perceptual responses and behaviours. It will be held in Genova, Italy, in June 2008, organised as a part of an European coordination action, MINET: Measuring the Impossible Network.

In the first part, generic theoretical and methodological issues will be explored, including the conceptual basis of measurement and the approach to experimentation in the various fields involved, the development of formal, representational and probabilistic, theories, and theories and methods for multidimensional problems. In the second part of the course, several application areas will be presented, including sound, visual, touch and smell perception, brain imaging, body language and emotions, and, finally, the use of measurements in decision making.

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Corrado Balest – Erato. Musa della lirica – 8 marzo 2008 ore 11.00

Corrado Balest, Venezia 8-28 marzo 2008

Sabato 8 marzo alle ore 11.00 si inaugura presso “Polo 1116 Studio” l’esposizione personale dell’artista veneziano Corrado Balest “Erato. Musa della lirica”.

Nato nella provincia di Belluno e trasferitosi a Venezia durante la seconda guerra mondiale, Corrado Balest, frequenta l’Accademia di Belle Arti. Esordisce come pittore nel 1950, con una rassegna personale presso la Fondazione Bevilacqua La Masa: un trampolino di lancio per i giovani artisti che non sempre hanno accesso alle mostre, di taglio più istituzionale, come la Biennale d’Arte.
Artista poliedrico, oltre che alla pittura Balest si dedica anche al disegno di varia tecnica (penna, carboncino), all’incisione (in particolare all’acquaforte), alla scultura, alla terracotta, ai bronzi, sino a passare dal 1985 alla pittura parietale.
Nel suo itinerario artistico trova spazio anche la scrittura, con la pubblicazione nel 1958 di Pensieri di un pittore e, nel 1992, di un ironico Manuale sull’arte.
Hanno scritto sul suo lavoro, fra gli altri: Gino Bogara, Manlio Brusatin, Dino Buzzati, Felice Carena, Corrado Castellani, Carlo della Corte, Ugo Fasolo, Enzo di Martino, Salvatore Maugeri, Giuseppe Mazzariol, Giuseppe Mazzotti, Guido Perocco, Neri Pozza, Ivo Prandin, Lionello Puppi, Nantas Salvataggio, Ardengo Soffici, Giuseppe Surian. [testo tratto da http://venezia.art49.com]

In esposizione dipinti e sculture che abbracciano un ampio arco temporale di produzione, opere riorganizzate secondo un nuovo filone lirico che trovano nell’ispirazione il comune denominatore.

Visite su appuntamento dal 10 al 28 marzo telefonando al numero 041 0990256.